TORINO Istituto Penale per i Minorenni Ferrante Aporti di Torino Indirizzo : Via Berruti e Ferrero, 3 (Corso Unione Sovietica) Telefono : 011 - 6194201 Fax : 011 - 6194249 e-mail : ipm.torino.dgm@giustizia.it
LA STRUTTURA collocazione nel contesto urbano : L'I.P.M. si trova in una struttura di interesse storico, denominata “La Generala”, costruita intorno alla metà del XII secolo, assieme al C.G.M. il cui ingresso però è in Corso Unione Sovietica. Accanto al C.G.M. si trova il Tribunale per i Minorenni. L'Istituto è facilmente raggiungibile dalla stazione centrale di “Porta Nuova” con i mezzi pubblici. sezioni : Sezione maschile - suddivisa in tre gruppi; sezione femminile cenni storici : Dedicato a Ferrante Aporti (1791-1858), sacerdote pedagogista e fondatore di scuole per l'infanzia, l'Istituto Penale per i Minorenni occupa la struttura un tempo denominata “La Generala” costruita nella metà del ‘600 e attiva dalla fine del ‘700 progressivamente come orfanotrofio, ospedale, fabbrica per la lavorazione dell'indaco e, dal 1829, carcere femminile. Sempre con la denominazione di “La Generala” sotto il regno di Carlo Alberto viene ristrutturato e destinato a “Correzionale agricolo pei giovani discoli”. Lo stabile era costituito da 300 celle singole e si prevedeva il lavoro agricolo per gli “abili”, i non “irriducibili” e i non abbienti escludendo dal lavoro coloro che, mantenuti dalle famiglie, non necessitavano di sostentamento. La storia ricorda l'importante contributo portato alla “Generala” da Don Bosco e lo straordinario evento dell'uscita dei 300 ragazzi per la “merendina” cioè la tipica scampagnata del giorno di Pasquetta. Nel 1935 prende il nome di Riformatorio “Ferrante Aporti”. Nel corso del ‘900 la svolta più significativa verso l'attuale impostazione si è avuta a seguito di una rivolta del 1977 quando, a seguito di profonda riflessione sulle ragioni che la determinarono si impostò una nuova linea di apertura dell'istituzione verso l'esterno, favorendo l'ingresso della città e delle sue risorse nell'Istituto e, reciprocamente, l'uscita dei ragazzi verso la città. Sono nati così nel corso degli anni progetti educativi caratterizzati dal comune obiettivo di costruire un ponte con la città e la società civile: il Progetto Ferrante Aporti, il Progetto Prevenzione Secondaria e il progetto Itaca. Sebbene tali progetti si siano conclusi nell'anno 2001, le istanze di integrazione ispirano tuttora la concezione educativa ed organizzativa dell'Istituto. descrizione
: Dal
punto di vista strutturale, l'istituto col passare degli anni, è
stato sottoposto a diverse ristrutturazioni per adeguare per quanto
possibile e nel rispetto dell'originale struttura architettonica, i
locali destinati ai minori ospiti. Di fatto è dotato di molteplici
ambienti, molti dei quali però non utilizzabili in quanto richiedono
notevoli interventi di ristrutturazione (un'intera ala è inagibile)
mentre altri sono utilizzati solo parzialmente, sempre per il bisogno
di essere ristrutturati ed adeguati alle norme di sicurezza. DATI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA RIFERITI AGLI INGRESSI NEL 2004 italiani maschi : 23 stranieri maschi : 129 italiane femmine : 14 straniere femmine : 46 totale : 212
DATI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA RIFERITI ALLE PRESENZE AL 31/12/2004 italiani maschi : 7 stranieri maschi : 25 italiane femmine : 4 straniere femmine : 5 totale : 41
I MINORI OSPITATI detenuti attuali : 29 maschi e 11 femmine (data di rilevazione: 03.03.2005) media degli ultimi 3 anni : Negli ultimi anni la media degli ingressi è di circa 200 ragazzi all'anno (data di rilevazione: 03.03.2005) n° detenuti italiani : 4 italiani (2 maschi e 2 femmine) e 36 stranieri (data di rilevazione: 03.03.2005). provenienza degli stranieri : Marocco, Romania, Ex Jugoslavia, Albania, Equador. cambiamenti : Con l'avvento del fenomeno migratorio, in istituto hanno fatto ingresso ragazzi provenienti dall'area del Maghreb divenuti in brevissimo tempo la maggioranza. In alcuni anni – specie a metà degli anni'90 – l'utenza del Ferrante Aporti era caratterizzata dal 90% di ragazzi stranieri provenienti dalla Tunisia ed in seguito, dal Marocco. L'istituto ha dovuto organizzarsi per affrontare le problematiche che l'utenza presentava (anche solo a livello linguistico perché pochi ragazzi conoscevano l'italiano) e con gli anni si sono trovati degli strumenti idonei per conoscere e rapportarsi con questi ragazzi. Ciò è avvenuto essenzialmente grazie al lavoro dei mediatori culturali, la cui figura professionale è entrata presto a lavorare al fianco degli operatori dell'istituto. L'utenza straniera negli anni '90 è stata caratterizzata soprattutto dai Maghrebini, mentre negli ultimi anni sono aumentati gli ingressi di ragazzi provenienti dalla Romania e dal Sud America. Dal punto di vista delle diverse specificità di intervento di cui si è evidenziata l'esigenza, se ci sono sempre stati ragazzi facenti uso di sostanze stupefacenti (per i quali con gli anni grazie agli accordi con il Sert di zona, si sono approntati adeguati percorsi d'intervento), negli ultimi anni sono invece aumentati i ragazzi con problematiche a livello psicologico e psichico. PROFESSIONALITA' E PERSONALE operatori
sociali e loro qualifica : In
Istituto lavorano i seguenti operatori: altre
professionalità : In
Istituto lavorano anche: agenti : Attualmente (marzo 2005) ci sono 35 uomini e 15 donne corsi per gli operatori : Oltre al corso di formazione iniziale obbligatorio al momento dell'assunzione e dell'avvio del lavoro, gli operatori della giustizia minorile nonché gli agenti della polizia penitenziaria, sono chiamati, anche se non obbligati, alla frequenza di corsi di formazione e/o autoformazione organizzati sia dalla Scuola di formazione del personale della giustizia minorile che si trova a Castiglione delle Stiviere (MN), sia organizzati all'interno dei servizi della giustizia minorile dal CGM. tematiche : Le tematiche riguardano aspetti legati alle problematicità dell'utenza tipo uso di sostanze stupefacenti, nuove droghe, tematiche inerenti l'approccio con gli stranieri, problemi relativi ai ragazzi immigrati aspetti organizzativi e di progettazione etc. e vengono tenuti da esperti nel settore, mediatori culturali, sociologi, formatori etc. corsi per gli agenti : Oltre al corso di formazione iniziale obbligatorio al momento dell'assunzione e dell'avvio del lavoro, gli operatori della giustizia minorile nonché gli agenti della polizia penitenziaria, sono chiamati, anche se non obbligati, alla frequenza di corsi di formazione e/o autoformazione organizzati sia dalla Scuola di formazione del personale della giustizia minorile che si trova a Castiglione delle Stiviere (MN), sia organizzati all'interno dei servizi della giustizia minorile dal CGM. tematiche : Oltre ai corsi con tematiche che toccano aspetti legati alle problematicità dell'utenza, per la Polizia Penitenziaria sono organizzati pure corsi specifici della professionalità – tiri a fuoco, uff. Polizia Giudiziaria - anche presso la scuola di formazione di Roma. criticità dei rapporti tra operatori ed agenti : Può sembrare una frase scontata ma di fatto la comunicazione tra le due parti risulta difficoltosa poiché le finalità operative dei due ruoli sono diverse e non sempre compatibili (educazione che si scontra con le esigenze di sicurezza). Generalmente però, si crea una discreta collaborazione tra le figure professionali perché al di là del ruolo diverso, c'è tra tutti gli operatori rispetto e considerazione del lavoro altrui. relazione degli educatori con i ragazzi detenuti : Il tipo di relazione che si instaura tra operatore e ragazzo detenuto dipende sicuramente da persona a persona, e dalla propria capacità di porsi con l'altro. Nella norma dovrebbe essere una relazione autorevole, di fiducia reciproca, no amicale, no complice, in cui l'operatore riesce a “calarsi nell'altro” – relazione empatica – pur mantenendo il necessario distacco. rapporti tra agenti e ragazzi detenuti : Anche il rapporto fra agenti di polizia e ragazzi detenuti, così come quello fra quest'ultimi e gli educatori, dipende da persona a persona; in alcuni casi, è un rapporto formale basato più sull'autorità che sull'autorevolezza, anche se un atteggiamento autoritario troppo eccessivo non sortisce buoni risultati. Ci sono però molti esempi di rapporti significativi nati in tale contesto, laddove da parte dell'agente c'è l'impegno a costruire un rapporto autorevole col ragazzo, partecipando e coordinando il proprio intervento con quello delle altre figure professionali.
ATTIVITA' SCOLASTICHE organizzazione
della didattica : Sono
attivi gruppi/classi: elementari : 2 classi, una al maschile ed una al femminile per un totale di 10 ragazzi/e. Approfondimenti (link alla programmazione annuale del corso di istruzione elementare anno scolastico 2003-2004, fonte: www.cgmtorino.it) medie inferiori : No medie superiori : No moduli integrati : No alfabetizzazione : 1 classe con un numero variabile dagli 8 ai 12 ragazzi. considerazioni : La scuola ha come obiettivo primario, dato l'alta percentuale di stranieri, l'alfabetizzazione dei minori attraverso programmi individualizzati. Al momento dell'ingresso, i ragazzi frequentano il corso di alfabetizzazione dove gli insegnanti individuano le competenze di ciascuno; competenze che vengono inserite in una scheda personale che segue il percorso del minore. Al momento dell'inserimento del ragazzo nella scuola elementare, l'insegnante può continuare nel lavoro intrapreso dal ragazzo nel precedente gruppo di alfabetizzazione. Al termine del percorso scolastico, con la nuova riforma, non è previsto il rilascio di un diploma, però è stata creata la scheda di cui sopra, dove vengono certificate le competenze acquisite dal giovane nel percorso scolastico che sono spendibili in futuro sia all'esterno sia in I.P.M. in caso di nuovo ingresso. C'è la possibilità di frequentare la scuola media, sempre aiutati nella preparazione dagli insegnanti di scuola elementare. La Direzione del circolo didattico di riferimento per l'istituto sta realizzando un accordo con la Direzione di una scuola media cittadina per permettere ai ragazzi detenuti di sostenere l'esame di licenza media.
LABORATORI Descrizione/introduzione
ai laboratori : Finalità
generali: formazione pre-professionale e orientamento (con particolare
attenzione alla valorizzazione delle qualità ed alla acquisizione
della consapevolezza delle proprie potenzialità positive).
LABORATORIO 1 laboratori : Laboratorio di Ceramica (sezione femminile) finalità
: Specifiche
finalità del Laboratorio di Ceramica: da quanto tempo : Da almeno 10 anni data conclusione : Non è prevista una data di conclusione sarà nuovamente finanziato : Sì chi lo conduce : ForCoop Agenzia formativa C.S.S.C arl. professionalità : No Dati quanti partecipano : 6-8 ragazze dove : Il laboratorio si svolge in una stanza preposta esclusivamente a laboratorio di ceramica, presso la sezione femminile. fondi : Il referente è la Provincia di Torino che elargisce fondi della Regione e della Comunità Europea.
LABORATORIO 2 laboratori : Laboratorio di Acconciatura (sezione femminile) finalità
: Specifiche
finalità del Laboratorio di Acconciatura: da quanto tempo : Da circa 2 anni data conclusione : Non è prevista una data di conclusione sarà nuovamente finanziato : Sì chi lo conduce : ForCoop Agenzia formativa C.S.S.C arl. professionalità : No Dati quanti partecipano : 4 ragazze dove : Si tiene in una stanza preposta esclusivamente a laboratorio di acconciatura, presso la sezione femminile. fondi : Il referente è la Provincia di Torino che elargisce fondi della Regione e della Comunità Europea.
LABORATORIO 3 laboratori : Laboratorio di Informatica (gruppo maschile) finalità
: Specifiche
finalità del Laboratorio di Informatica: da quanto tempo : Da circa 5 anni data conclusione : Non è prevista una data di conclusione sarà nuovamente finanziato : Sì chi lo conduce : ForCoop Agenzia formativa C.S.S.C arl. professionalità : No Dati quanti partecipano : 6-8 ragazzi dove : Si tiene in una stanza preposta esclusivamente a laboratorio di informatica, presso la sezione maschile. fondi : Il referente è la Provincia di Torino che elargisce fondi della Regione e della Comunità Europea
LABORATORIO 4 laboratori : Laboratorio di Arte bianca (gruppo maschile) finalità
: Specifiche
finalità del Laboratorio di Arte bianca: da quanto tempo : Da almeno 6 anni data conclusione : Non è prevista una data di conclusione sarà nuovamente finanziato : Sì chi lo conduce : ForCoop Agenzia formativa C.S.S.C arl. professionalità : No Dati quanti partecipano : Un gruppo di massimo 6 ragazzi dove : Il laboratorio si tiene in una cucina preposta all'uopo, fornita di materiali propri dell'attività (forni, impastatrice, frigorifero, etc.) situata presso la sezione attività di uno dei gruppi maschili. fondi : Il referente è la Provincia di Torino che elargisce fondi della Regione e della Comunità Europea
LABORATORIO 5 laboratori : Laboratorio di Officina Meccanica (gruppo maschile) finalità
: Specifiche
finalità del Laboratorio di Officina Meccanica: da quanto tempo : Da almeno 20 anni data conclusione : Non è prevista una data di conclusione sarà nuovamente finanziato : Sì chi lo conduce : ForCoop Agenzia formativa C.S.S.C arl. professionalità : No Dati quanti partecipano : Un gruppo di massimo 4 ragazzi dove : Il laboratorio si tiene in un'officina preposta all'uopo, fornita di materiali propri dell'attività situata presso la sezione attività di uno dei gruppi maschili. fondi : Il referente è la Provincia di Torino che elargisce fondi della Regione e della comunità europea. Passate
esperienze positive di laboratori : Nel
2003, è stato avviato un Progetto di Pet-therapy destinato a
4 ragazzi che si sono resi autori di reati di particolare gravità
(violenze ed omicidi). Tale scelta è stata motivata dal fatto
che tale tecnica si basa su una terapia dolce psico-emozionale con la
manipolazione e l'accudimento di un animale in funzione degli interessi
umani correlati ai bisogni degli animali. La sua efficacia derivadal
fatto che, come una medicina alternativa, mira a curare la persona malata
e non tanto la malattia, e l'animale diventa un ponte invisibile tra
terapista e paziente. Sino ad ora i risultati sono stati molto soddisfacenti
e l'attività è molto gradita ai ragazzi.
CURA DELLA SALUTE DEI MINORI DETENUTI dipendenza da sostanze : Attualmente (3 marzo 2005) in istituto ci sono un ragazzo ed una ragazza con problemi di tossicodipendenza. strategie
messe in atto : Il
Sert si occupa della terapia di disassuefazione e del supporto psicologico
e farmacologico connesso all'astinenza. Terminata la fase acuta ci si
limita a gestire eventuali problemi di salute intercorrenti. minori con problemi psichiatrici : Al momento (3 marzo 2005) abbiamo tre ragazzi con problemi psichiatrici meritevoli di approccio specifico. strategie messe in atto : I ragazzi in questione sono seguiti dall'équipe psichiatrica del Centro di salute mentale della nostra ASL. disagio legato alla vita “comunitaria” : Si sono naturalmente registrati dei sentori di disagio da parte dei ragazzi legati alla dimensione della vita “comunitaria” del carcere. L'essere “ristretti” in un ambiente che impone dei ritmi precisi e una convivenza obbligata con persone diverse per cultura e abitudini di vita è fonte di disagio con una discreta frequenza. Altre
progettualità in ambito sanitario : Incontri
a cura del Sert inerenti la prevenzione delle malattie a trasmissione
sessuale ed ematica e le conseguenze dell'uso di stupefacenti. personale sanitario : No Dati
DENTRO E FUORI L'IPM rapporto fra carcere e città : Da diversi anni l'I.P.M. di Torino ha potuto contare sulla collaborazione della città di Torino, attraverso molteplici progetti riguardanti la quotidianità in carcere dei giovani ospiti – attività – e percorsi esterni di risocializzazione. Tuttora sussistono molte collaborazioni ed in particolare ultimamente sono aumentate le proposte di associazioni di volontariato interessate a svolgere attività all'interno. Si ritiene questo un segnale positivo di come l'esterno “viva” il carcere e di come non lo si voglia ridurre a luogo marginale della società. interesse dei mass media : Per quanto riguarda i mass-media locali, non si è a conoscenza di particolari iniziative da loro organizzate; comunque c'è sincera attenzione quando si comunicano eventi o iniziative particolari. associazioni cooperative enti : ForCoop Agenzia Formativa C.S.S.C. arl; Provincia, Regione, SERT, Ass. Franz Fanon, Cooperativa Esserci s.c.a.r.l.; Ass. Gruppo Abele, U.I.S.P., Agenzia C.F.P.P. Casa di Carità, ASL Centro Salute Mentale. giornalino
: Il
giornalino - intitolato Albatros - dovrebbe essere una sorta di filo
rosso fra tutti i laboratori/attività: una sorta di “comunicazione”
fra i ragazzi. Il laboratorio di informatica fa un po' da collettore
e redattore del giornale. L'obiettivo per Torino è quello di
non fare un giornalino “classico” sulla vita in carcere, ma che guardi
all'esterno, ai problemi del mondo, alla “normalità”, per stimolare
i ragazzi a comunicare altro, sollecitandoli a riflettere sapendo che
qualcuno avrà cura del loro pensiero. frequenza
e modalità dell'uscita dal carcere : Le
motivazioni dell'uscita dei ragazzi dal carcere possono essere diverse:
espiazione della pena o termine della misura cautelare, misure alternative
alla detenzione (affidamento in prova, detenzione domiciliare), modifiche
alla misura cautelare (permanenza a casa, collocamenti in comunità,
prescrizioni). rete di supporto : Chi esce con un progetto fatto con i servizi della giustizia, continua ad essere seguito da operatori (in particolare dall'assistente sociale). Chi invece esce dal carcere senza altre misure penali, può, se vuole, contare su appoggi esterni (Ufficio stranieri) dell'esistenza dei quali è messo a conoscenza durante la detenzione. Non vi è però da parte sua alcun obbligo anche se, qualora un ragazzo/a chiedesse aiuto al momento dell'uscita dal carcere, i servizi si attivano per reperire risorse adeguate per rispondere al bisogno. potenzialià
: Il
lavoro che gli operatori, di qualunque professionalità, quotidianamente
sono chiamati a svolgere, per la sua particolarità e difficoltà
è poco conosciuto ed apprezzato all'esterno. bisogni
percepiti : Sicuramente,
dato il notevole lavoro cui si è chiamati ogni giorno, occorrerebbe
un potenziamento delle risorse umane – sia personale educativo che di
polizia penitenziaria ma anche amministrativo – per poter lavorare in
un clima maggiormente improntato alla progettazione ed alla realizzazione
di obiettivi a breve/lungo termine, piuttosto che in condizioni di continua
emergenza. Questo permetterebbe anche l'accoglienza di un maggior numero
di offerte nonché la possibilità di sperimentare, molto
di più, diversi modelli gestionali ed educativi finalizzati in
particolare ad un abbassamento degli effetti negativi della carcerazione.
altro
: Si
è da poco costituita un'Associazione di promozione sociale che
ha come obiettivo principale quello di curare la presenza dei prodotti
(manufatti e opere artistiche) realizzati nei laboratori dai ragazzi
all'esterno. Il ricavato di questa commercializzazione andrà
a costituire un “fondo di solidarietà” per progetti a valenza
sociale. |
||||
Grafico 1 | Grafico 2 | Grafico 3 | INDIETRO |