L'IPM di Bologna: attività e progetti L'edificio che ospita l'IPM è un convento del 1200 e si trova nella zona più centrale di Bologna in una delle strade “storiche” della città. Questo fattore gioca un ruolo importante nello scambio di contatti tra l'I.P.M. e la città di Bologna. L'Istituto al momento è in ristrutturazione, quando termineranno i lavori di ristrutturazione potrà ospitare fino a quaranta maschi e dieci femmine. Il Tribunale di competenza è a Bologna. Approssimativamente il 90% dei ragazzi che transitano per l'I.P.M. sono stranieri, la maggior parte con provvedimento di misura cautelare; il 30 % ha più di 18 anni. I reati più frequenti tra gli stranieri sono quelli contro il patrimonio, mentre per gli italiani quelli contro la persona; negli ultimi anni si è registrato un aumento di gravità per i reati commessi da italiani. I definitivi sono pochissimi, di solito tre o quattro, la maggior parte dei ragazzi in custodia cautelare rimane in Istituto per circa tre mesi quindi c'è un ricambio continuo. La maggior parte degli stranieri proviene dal Nord Africa, il secondo gruppo maggioritario un tempo erano gli albanesi, ora sono i rumeni, inoltre sono presenti ragazzi rom, sia rom rumeni che rom provenienti dalla ex Iugoslavia. Nell'I.P.M. lavorano quattro educatori, due part-time e due a tempo pieno, due mediatori linguistico culturali, un rumeno ed un magrebino (il loro contributo all'équipe che segue i ragazzi è di fondamentale importanza) ed un consulente psicologo. È inoltre stata attivata una convenzione con il reparto di neuropsichiatria per la gestione dei casi psichiatrici presenti in istituto (ben cinque nell'arco dello scorso anno). I ragazzi rom sono quelli che, secondo quanto affermano gli educatori, sembrano soffrire di più la detenzione; manifestano spesso segni di insofferenza e necessitano di continui colloqui di sostegno. Occasioni di conflitto tra personale dell'IPM e ragazzi detenuti riguardano invece prevalentemente l'utenza magrebina. In istituto i ragazzi possono frequentare fino alle medie inferiori e vengono attivati anche corsi di alfabetizzazione per stranieri. La collaborazione con l'esterno è molto intensa e non si limita agli aiuti di tipo economico ma riguarda l'attivazione di tutta una serie di contatti per l'organizzazione di attività all'interno ed all'esterno dell'I.P.M. Molte attività rientrano oramai nella prassi operativa dell'Istituto e le collaborazioni avviate si sono consolidate nel tempo; l'80% dei corsi attivati sono finanziati con fondi degli enti locali. Esiste uno stretto rapporto di collaborazione con le scuole del territorio che partecipano alle attività dell'Istituto a più livelli, un laboratorio teatrale impegna i ragazzi sei mesi all'anno coinvolgendo professionalità diverse. È stata stipulata una convenzione tra il Comune di Bologna, l'Associazione Bloom e il CGM per l'Emilia Romagna e le Marche per la realizzazione delle attività di un “Centro Teatrale Interculturale Adolescenti e Giustizia Minorile”. Il Centro ha l'obiettivo di realizzare, attraverso il teatro, progetti di intervento volti al recupero ed alla socializzazione di giovani italiani e stranieri a rischio o sottoposti a procedimento penale, nonché giovani studenti. Il progetto è volto a realizzare “occasioni di incontro dialogo ed intreccio fra adolescenze diversamente espresse e agite”. Lo spettacolo teatrale ROMEO. La recita è stata la prima produzione del Centro con sede presso il Teatro del Pratello. L'Associazione BLOOM opera dal 1998 all'interno dell'IPM di Bologna ed ha realizzato da allora un progetto per ogni anno ed ha prodotto altrettanti spettacoli. La Compagnia del Pratello nel 2004 era composta dai ragazzi ospiti dell'IPM, da due ragazzi provenienti dall'area penale esterna, e da tre giovani attrici che hanno condotto le attività laboratoriali e hanno partecipato allo spettacolo. La Compagnia del Pratello è stata coordinata, per tutta la durata del progetto, da un brigadiere della Polizia penitenziaria. Il progetto nel 2004 è stato preceduto da un laboratorio di Scenotecnica, un Laboratorio propedeutico di drammaturgia, un Laboratorio di Alfabetizzazione (reso necessario per il generale basso livello di scolarizzazione dei ragazzi), il Laboratorio di Allestimento (per la costruzione dello spazio scenico e di tutte le decorazioni necessarie), il Laboratorio di Sartoria (a cura della Cooperativa Apad per la realizzazione dei costumi dello spettacolo), il Laboratorio di canto, il Laboratorio di movimento, il laboratorio di ritmo. Infine il Laboratorio di Teatro si è sviluppato parallelamente alle altre attività laboratoriali per tutti i pomeriggi. Lo spettacolo ROMEO . La recita, ha debuttato in anteprima il 24 novembre 2004 per poi replicare dal 25 novembre (prima) al 11 dicembre; complessivamente è stato replicato diciotto volte. Il progetto teatrale all'interno dell'Istituto è strettamente connesso al progetto DIALOGHI, finanziato dall'Assessorato alle Politiche Sociali, Immigrazione, Progetto Giovani, Cooperazione Internazionale della Regione Emilia Romagna, col patrocinio del Centro Giustizia Minorile per l'Emilia Romagna e le Marche e dell'Ufficio scolastico Emilia Romagna. Il Progetto DIALOGHI 2004/2005 coinvolge l'I.P.M., la Comunità per minori Oikos, l'U.S.S.M. e sette istituti superiori di Bologna.
Il laboratorio di produzione video è rivolto agli adolescenti che desiderano sperimentare l'uso del mezzo audiovisivo intrecciando linguaggi e pratiche narrative diverse. Le attività si articolano in tre settori: laboratorio di MediazioneVideo, Laboratorio di VideoNarrazione, Laboratorio di VideoTeatro. SCANDALO 2 -- SCANDALO 3 -- SCANDALO 4 Grazie ai contatti con le scuole, in particolare con l'ITC Salvemini di Casalecchio ed alla collaborazione delle insegnanti, è nato un progetto “Caro amico ti scrivo” che prevede l'attivazione di contatti epistolari tra i ragazzi delle scuole e i ragazzi dell'IPM che in una fase successiva hanno avuto modo di conoscersi personalmente. L'obiettivo educativo-didattico è stato quello di potenziare l'uso della lingua all'interno di un più vasto percorso scolastico e di creare una situazione di scambio e di relazioni positive tra i ragazzi detenuti dell'IPM di Bologna e loro coetanei frequentanti l'Istituto Salvemini PRESENTAZIONE PROGETTO SALVEMINI In IPM viene realizzato anche un giornalino “Strada Facendo” la cui redazione è coordinata dalla bibliotecaria della “Pietro Siciliani” ed al quale partecipano i ragazzi dell'IPM, gli insegnanti, gli educatori.
Sono nati inoltre rapporti stabili con l'Orchestra Mozart grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità del maestro Abbado; i ragazzi dell'IPM ricevono lezioni direttamente dai componenti dell'orchestra e per loro questo rappresenta una grande opportunità. Anche i contatti con il volontariato sono importanti, in cooperazione con la Caritas ed il Professor Cannevaro di Bologna della facoltà di Scienze della Formazione, è stato possibile organizzare un percorso di educazione alla pace che coinvolge agenti di polizia penitenziaria, educatori e volontari. Fino a qualche tempo fa il Comune assegnava delle Borse lavoro su un progetto specifico. In passato un ragazzo nomade ha seguito un tirocinio come cuoco ed in seguito è stato assunto dalla stessa ditta di ristorazione. Gli stranieri sono quasi tutti non accompagnati, e per un ragazzo straniero essere inserito in un progetto di inserimento lavorativo all'uscita dal carcere rappresenta una grande opportunità, un ragazzo albanese inserito in una cooperativa edile è riuscito ad ottenere, grazie al suo inserimento formativo/lavorativo, il permesso di soggiorno. Nel 2002 è stato realizzato un corso di fotografia grazie ad un accordo tra l'Istituto e l'Opera Nomadi. È nato un giornalino che ha coinvolto i ragazzi rom. La filosofia dell'istituto, come afferma la Direttrice , è che tutte le persone che lavorano a vario titolo nei diversi progetti sentano di partecipare ad un obiettivo comune, si sentano parte di un puzzle”, diano il proprio contributo tenendo presente di far parte di un unico progetto comune. Le persone che lavorano con e per i ragazzi devono comunicare tra loro, collaborare. Nel lavoro delle insegnanti delle scuole ad esempio, rientra la scrittura di pezzi per i lavori teatrali. Periodicamente sono organizzati corsi per il personale rivolti alla gestione e organizzazione condivisa delle attività che si svolgono in IPM. |