Monitoraggio sulle situazioni di grave disagio e di esclusione abitativa
Questa attività di Osservatorio è dedicata all’analisi delle diverse domande ‘sociali’ e delle differenti situazioni di disagio in campo abitativo, dei fenomeni nuovi o aggravati che contraddistinguono l’intreccio tra povertà e esclusione abitativa.
L’insufficienza strutturale dell’edilizia pubblica, il peggioramento dei mercati abitativi, la precarizzazione economica e lavorativa hanno modificato e drammatizzato lo scenario del bisogno di casa. Alle figure che tradizionalmente vengono indicate come particolarmente esposte sul versante della casa (anziani, immigrati, famiglie monogenitoriali, giovani coppie) se ne aggiungono altre che non riescono a sostenere il costo dell’acquisto di una casa o ad accedere ai prezzi di mercato per l’affitto. L’Osservatorio nasce dall’esigenza di discriminare tra le diverse domande ‘sociali’ in campo abitativo. Le definizioni correnti continuano a poggiare su una interpretazione che estende e confonde in una generica accezione di ‘sociale’ o di ‘fasce deboli’ problemi diversi e non trattabili allo stesso modo e con le stesse priorità. Compito delle politiche oggi è di misurarsi con ciò che fa differenza tra la ‘debolezza’ degli anziani, quella degli immigrati, quella delle giovani coppie ecc. e di assumere che i problemi da trattare hanno diversa gravità.
Questo comporta che i confini stessi – sul piano culturale, politico, ma anche degli strumenti e delle procedure – che fino ad oggi hanno segnato le competenze specifiche delle politiche sociali e di quelle abitative oggi vanno ridefiniti, tanto sotto il profilo della misure messe in campo, che sotto quello della prevenzione o del trattamento di fenomeni sociali nuovi o aggravati.
In particolare, è interessante legare la condizione dei profili critici che emergono dall’analisi dei dati sulla domanda abitativa ad un quadro di sfondo sull’incidenza del disagio tra le varie categorie, incidenza che è enormemente diversificata anche tra le diverse categorie. Inoltre, è importante cercare di definire le relazioni tra le varie forme di disagio abitativo e gli altri fattori di disagio e di rischio (economico, familiare, sociale), al fine di collegare queste situazioni a specifiche politiche e azioni che è possibile attivare.
E’ possibile in questo modo tentare di tracciare dei profili critici o di rischio a partire dalle effettive condizioni di svantaggio anziché da considerazioni che riguardano intere categorie, che, per quanto fortemente possano essere esposte, presentano una variabilità di situazioni che non è utile generalizzare.
Compito dell’Osservatorio è inoltre il monitoraggio e il coordinamento dei progetti regionali relativi all’accoglienza e alle misure per contrastare il disagio abitativo che in varie aree della Toscana sono state avviate (agenzie immobiliari sociali, piani zonali per l’alloggio sociale, percorsi di accompagnamento abitativo per fasce svantaggiate).
NS