Voci Lontane, Voci Sorelle – Festival internazionale di poesia

Mercoledì 20 giugno la Fondazione Giovanni Michelucci ospita Voci Lontane, Voci Sorelle, il Festival internazionale di poesia nato nel 2002, che dal 4 al 21 giugno anima le principali sedi delle istituzioni culturali del territorio fiorentino con letture, incontri, presentazioni e confronti sulla situazione della letteratura.

L’appuntamento del 20 giugno, coordinato da Elisa Biagini e con accompagnamento musicale di Davide Valecchi, è dedicato al tema La casa e interverranno poeti con letture dei propri testi ispirati a La poetica dello spazio di Gaston Bachelard.

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Informazioni
La casa. Poeti leggono testi ispirati a La poetica dello spazio di Gaston Bachelard
Coordina Elisa Biagini.
Accompagnamento musicale a cura di Davide Valecchi
mercoledì 20 giugno
ore 18.00
Fondazione Michelucci
su prenotazione fino a esaurimento posti, entro il 19 giugno, a perchepoeti@gmail.com


Voci Lontane, Voci Sorelle
La rassegna di poesia Voci Lontane, Voci Sorelle nata nel 2002, nell’ambito dell’Estate Fiorentina, si è affermata nel tempo come un appuntamento estivo importante non solo sul piano locale, con una sua precisa fisionomia rispetto ad analoghe manifestazioni di altre città. In questi anni sono stati presentati molti importanti poeti, sia stranieri (europei e dell’area mediterranea, americani e africani, asiatici e australiani) sia italiani (molte delle figure più rilevanti, di varia generazione, attive oggi nel nostro paese) e si sono realizzate utili occasioni di incontro e di confronto, con una buona partecipazione di pubblico e con un ampio consenso. Il Festival ha inoltre stabilito, nel corso della sua attività, una importante rete di contatti con scrittori, traduttori e critici, con istituzioni (come gli Istituti di cultura di molti paesi stranieri) e con realtà organizzative interessate ad eventi contigui o concomitanti con il nostro, in modo da permettere interessanti sinergie. Proprio tale sicuro patrimonio di esperienze e relazioni, oltre che il sostegno attivo di un pubblico fedele, ci ha permesso di proporre manifestazioni di prestigio con mezzi (purtroppo) sempre modesti.

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