La Fondazione Giovanni Michelucci annuncia l’avvio del Progetto Europeo PROVA – “Prevention of violent Radicalisation and Of Violent Actions in intergroup relations” (Erasmus plus Key Action 3), in cui figura come partner.
Il Progetto PROVA si occupa del problema della radicalizzazione dei conflitti tra i minori in carcere o sottoposti a misure penali. Il rischio di radicalizzazione violenta nelle istituzioni chiuse è un problema emergente di particolare gravità e con esiti potenzialmente molto distruttivi. Si tratta di un fenomeno con caratteristiche multidimensionali, non solo politiche ma anche psicologiche e sociali, che richiedono una risposta preventiva articolata.
Tra i giovani, infatti, quando la percezione di esclusione sociale diventa rilevante, il desiderio di rivalsa contro la società assume caratteri che si possono tradurre – date particolari circostanze – in azioni violente verso la collettività. E’ quindi importante, da un lato, formare i giovani alla convivenza civile e alla tolleranza politica, religiosa e etnica, al rispetto dei valori e della diversità culturale; dall’altro fornire competenze specifiche ai professionisti che lavorano con target a rischio di radicalizzazione.
Il progetto PROVA si rivolge agli operatori del sistema penale minorile, agli stakeholder impegnati nelle politiche per l’inclusione, e ai giovani sottoposti a misure penali, provenienti da nazioni europee e extraeuropee. Uno degli interventi progettati per stimolare in questi ultimi senso civico e processi di integrazione sociale è un lavoro sulla “manipolazione” degli spazi urbani, intervenendo sia all’interno delle stesse istituzioni penali sia nel recupero delle aree cittadine dismesse per un uso collettivo del territorio, coinvolgendo anche un gruppo di studenti universitari provenienti dai Corsi di Studio triennali in Psicologia, Scienze dell’Educazione e Servizio Sociale.
PROVA ha inoltre come obiettivo la costruzione di una rete che sistematizzi e valuti l’efficacia delle buone prassi in questo ambito, per poterle proporre come policies sociali ed educative alle istituzioni locali.
Il partenariato comprende una rete di soggetti che vanno dalle Istituzioni universitarie alle organizzazioni di Terzo Settore e a uno spin-off, provenienti dall’Italia, la Germania, la Romania e la Spagna.