Dal 28 giugno 2016 esce per Electaarchitettura, in collaborazione con la Fondazione Giovanni Michelucci, “LA STAZIONE DI FIRENZE di Giovanni Michelucci e del Gruppo Toscano 1932-1935” un importante volume sulla stazione di Santa Maria Novella – arricchito da nuovi documenti, fotografie e disegni, reperiti in archivi privati e pubblici – che analizza l’architettura e la storia dell’edificio, ricostruendo il dibattito architettonico, culturale e politico che ha interessato la sua vicenda.
Progettato dal Gruppo Toscano – Nello Baroni, Pier Niccolò Berardi, Italo Gamberini, Sarre Guarnieri, Leonardo Lusanna – capeggiato da Giovanni Michelucci, il fabbricato ferroviario si inaugura il 30 ottobre 1935, nello stesso giorno in cui è inaugurata la Biblioteca Nazionale di Firenze, imponendosi come un’opera seminale dell’architettura nazionale. L’inusuale volumetria dell’edificio, asimmetrico e orizzontale, costituisce il fondale della piazza; l’involucro di pietra forte custodisce al suo interno lucenti marmi colorati, vetri e metalli scintillanti; la cura progettuale e la modernità dell’edificio si misurano anche sulla declinazione estetica degli impianti.
La stazione di Santa Maria Novella nasce tra accese polemiche, contrasti ed esaltazioni categoriche: turbolenze che ne hanno accompagnato il destino per anni, fino a fissarne l’immagine nel presunto feticcio di un malinteso razionalismo italiano, un’abusata – e impropria – sacralizzazione critica che ha costituito per mezzo secolo un vero e proprio ostacolo all’analisi testuale dell’edificio e alla conoscenza approfondita della sua storia.
L’edificio di Michelucci e dei suoi giovani collaboratori è in realtà una svolta concettuale dell’architettura del Fascismo: materializza la volontà modernizzatrice del Regime, impersonata dal colto e intraprendente segretario del Partito Fascista fiorentino, Alessandro Pavolini; rivela l’eccezionale talento costruttivo di Giovanni Michelucci, capace di misurarsi con la storia e la materia viva del costruire toscano; rappresenta in termini efficacissimi di propaganda il volto benevolo e modernizzatore del Fascismo “del consenso”.
In questo volume, l’analisi ravvicinata del capolavoro architettonico e della sua storia apre sorprendenti prospettive di conoscenza della realtà, non solo fiorentina ma italiana, di un periodo cruciale della nazione e dell’intera Europa.
GLI AUTORI
Claudia Conforti insegna Storia dell’architettura all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. È autrice di numerosi volumi tra i quali Architettura italiana 1944-1984 (con Amedeo Belluzzi, Laterza, Roma-Bari 1985); Giorgio Vasari architetto (Electa, Milano 1993); Giovanni Michelucci 1891-1990 (con Roberto Dulio e Marzia Marandola, Electa, Milano 2006).
Roberto Dulio si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano, dove insegna Storia dell’architettura. Tra le sue pubblicazioni Introduzione a Bruno Zevi (Laterza, Roma-Bari 2008) e Aldo Andreani 1887-1971 visioni, costruzioni, immagini (con Mario Lupano, Electa, Milano 2015).
Marzia Marandola, ingegnere, insegna Storia dell’architettura alla Sapienza, Università di Roma. Indaga in particolare il rapporto tra architettura e costruzione; tra le sue pubblicazioni La costruzione in precompresso. Conoscere per recuperare il patrimonio italiano (Il Sole 24 Ore, Milano 2009) e Richard Meier (con Claudia Conforti, Motta Architettura, Milano 2009).
Nadia Musumeci dopo la laurea in Architettura all’Università degli Studi di Firenze ha collaborato con la Soprintendenza Archivistica per la Toscana alla redazione di inventari di archivi e alla pubblicazione della Guida agli Archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana (Edifir, Firenze 2007). Dal 1997 svolge attività di ricerca presso la Fondazione Giovanni Michelucci ed è responsabile dell’archivio dell’architetto.
Paola Ricco è laureata in Architettura all’Università degli Studi di Firenze e ha insegnato Storia dell’architettura all’Università di Camerino e all’Università degli Studi di Firenze. Ha collaborato con la Fondazione Giovanni Michelucci ai progetti editoriali dedicati all’architettura del Novecento in Toscana.
SOMMARIO
La stazione di Firenze Santa Maria Novella dopo ottant’anni, Paolo Gallo
La stazione della città e dei cittadini, Dario Nardella
Stazione di testa e di contesto, Giancarlo Paba
«La stazione di Firenze è bellissima», Claudia Conforti, Roberto Dulio, Marzia Marandola
Una nuova stazione a Firenze, Nadia Musumeci, Paola Ricco
Una storia per immagini, a cura di Nadia Musumeci e Paola Ricco
Apparati, a cura di Roberto Dulio e Marzia Marandola
Biografie
Pubblicazioni e documenti
Bibliografia
Indice dei nomi
SCHEDA VOLUME
LA STAZIONE DI FIRENZE di Giovanni Michelucci e del Gruppo Toscano 1932-1935
TESTI DI: Claudia Conforti, Roberto Dulio, Marzia Marandola, Nadia Musumeci, Paola Ricco
EDIZIONE: in italiano
COLLANA: Ad esempio
PAGINE: 144
ILLUSTRAZIONI: 260 a colori e in b/n
PREZZO: 38 euro
ISBN: 978889180789-2
IN LIBRERIA: 28 giugno 2016
Per approfondire
MOSTRA – FIRENZE SANTA MARIA NOVELLA 1935-2015. Da ottant’anni la porta della città