L’abitare precario in Toscana

L’Osservatorio sulla esclusione abitativa nella Regione Toscana

La Fondazione Michelucci, per conto dell’Assessorato al Welfare e alla Politiche abitative della Regione Toscana, svolge a partire dal 2007 una ricerca a cadenza annuale sui luoghi e le persone in insediamenti precari o in condizione di esclusione abitativa.

Anche nel 2014 è stata svolta la ‘mappatura’, in gran parte direttamente sul campo, attraverso sopralluoghi – nei casi più importanti, ripetuti in diversi periodi dell’anno – grazie anche al contatto con interlocutori territoriali di natura diversa (Associazionismo, Movimenti di base, Uffici comunali, Polizie municipali) in grado di fornire punti di vista e fonti differenti.
A partire dal 2011 abbiamo deciso di non solo far dialogare questo Osservatorio con quello sulla condizione abitativa dei Rom e Sinti in Toscana, ma di renderli – con le dovute specificità – parti di un’unica analisi sull’esclusione abitativa. Gli insediamenti Rom e Sinti – in particolare i
campi ufficiali e/o riconosciuti – , infatti, non possono più essere trattati come una presenza a se stante, ma al contrario come uno degli aspetti con cui ha preso forma una delle più evidenti esclusioni abitative. Certamente le storie che riguardano le varie esclusioni e condizioni sono differenti, ma hanno bisogno di essere collocate all’interno di una storia comune assieme alla congiuntura attuale segnata da un mercato della casa inaffrontabile da sempre un maggior numero di persone e da una carenza strutturale di alloggi del patrimonio pubblico.
Questi fattori, infatti, sono decisivi anche nella valutazione delle possibili soluzioni per affrontare un percorso abitativo fuori dal campo.


Allegati:
Abitare_precario_2011.pdf
case_e_non-case_abitareprecario.pdf


Altre sul sito:
Housing frontline. Modelli di inclusione socio-abitativa attraverso l’autocostruzione e l’autorecupero
Case e non case. Povertà abitative in Toscana

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