TUTTO ESAURITO per lo spettacolo della Compagnia della Fortezza di Volterra
Lo spettacolo si terrà il giorno 10 giugno 2010, alle ore 21.00 presso il Teatro della Pergola di Firenze nell’ambito di ‘Art and culture in prison’. Ingresso gratuito su prenotazione sino ad esaurimento posti.
La Regione Toscana e la Fondazione Michelucci
nell’ambito del progetto comunitario ‘Art and culture in prison’ per DG Istruzione cultura / Programma ‘Cultura 2007-2013’ hanno il piacere di invitarvi a
MARAT-SADE di Peter Weiss
Drammaturgia e regia di Armando Punzo con i detenuti attori della Compagnia della Fortezza.
Premio UBU come miglior spettacolo nel 1992
Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta video streaming sul sito web www.intoscana.it
prenotazioni chiuse > TUTTO ESAURITO!
Grazie alla grande partecipazione espressa dalle tante persone interessate, i circa 800 posti a disposizione del teatro sono stati tutti prenotati nel breve periodo tra il 25 maggio ed il 5 giugno.
Chi ha già provveduto alla prenotazione è atteso al Teatro della Pergola una mezzora prima dello spettacolo per ritirare i biglietti gratuiti d’ingresso prenotati e riservati a suo nome.
Con il gruppo dei detenuti – attori della Fortezza, ripensando a questi vent’anni abbiamo avuto il bisogno di ricongiungerci con le radici, le origini di questa compagnia. Il Marat Sade rappresenta una condizione attuale.
Rivoluzione individuale o rivoluzione politica e sociale?
Il testo di Weiss, mettendo a confronto Marat e Sade, sembra volutamente non rispondere a questa domanda come se si trattasse di una futile dissertazione intellettuale, un pretesto per lasciar emergere altro. Di fatto, rende molto evidenti la struttura nella quale si svolge l’azione e i tentativi di censura del direttore del Manicomio, ogni qual volta un folle esce dal solco della rappresentazione. Ho proposto questo testo ai detenuti attori proprio partendo dall’apoteosi della scena finale.
Durante le ultime battute della recita, la situazione sfugge al controllo dei guardiani e del direttore che nel caos generale è obbligato a far calare il sipario, mentre Sade, alato, ride trionfante, facendoci intuire che l’epilogo non è casuale.
Oltre la rappresentazione c’è il caos, sembra suggerirci, ma anche il fermento di una nuova vita in embrione che fa paura, terrorizza per la sua incontrollabilità.
Ed è per questo che sarà necessario calare il sipario, nasconderla alla vista del pubblico, soffocarla, censurarla. Fin qui il testo unito alle nostre interpretazioni, la storiella ridotta all’osso per trovare un aggancio con i detenuti della Compagnia e un punto di partenza comune. Al di là di questo ci siamo noi: uomini, artisti e detenuti che si confrontano con il tema della rivoluzione, della censura e della paura nei confronti della vita.
Armando Punzo
Allegati:
art_and_culture_low.pdf
Marat-Sade_-_presentazione2.pdf
maratsade_1.jpg
Link esterni:
www.compagniadellafortezza.org
www.teatrodellapergola.com
Altre sul sito:
Arte e cultura in carcere