Dal 6/2 al 28/3/2010 fotografie, filmati e altri materiali di Michelucci in esposizione
Nell’esposizione ‘Utopias’ organizzata alla Galleria Vannucci saranno in mostra, insieme ai quadri di pittori dell’ Astrattismo classico, di Mario Nigro e Fernando Melani, una serie di fotografie scattate da Giovanni Michelucci.
L’inaugurazione della mostra sarà sabato 6 febbraio alle ore 18.
Saranno di supporto un video con filmati dell’archivio Michelucci, fotografie dell’allestimento realizzato al Bar Donnini di Firenze con Gualtiero Nativi e della rivista Esperienza Artigiana.
Dallo scritto dei curatori: ‘Michelucci sentì forte il bisogno di ripristinare un nesso fra società e forme dell’architettura. Dopo le roboanti costruzioni del ventennio, egli percepì la necessità di restituire all’architettura la sua giustificazione sociale, riprendendo il filo di un dialogo interrotto da un’ equivoca accezione di moderno: “a me l’architettura, se si escludono i suoi aspetti sociale ed umano, interessa molto meno della sociologia e della pittura della scultura e del teatro”.
L’esperienza di Michelucci è straordinariamente significativa, in quanto l’architetto era stato celebrato anche durante il periodo fascista. Ma ancor più di prima, dagli anni ’50 in poi, la sua opera è contraddistinta dalla volontà di creare una “cultura popolare”, riannodare il filo interrotto con le masse, attraverso alcune pubblicazioni da lui curate con apporto dei giovani astrattisti o, addirittura, dall’inserimento di vere e proprie opere d’arte astratte all’interno di innovative architetture d’interni. Rimane traccia di queste collaborazioni, tra gli astrattisti e il grande architetto, nelle copertine e nella grafica delle riviste o nelle fotografie che documentano alcune architetture d’interni, talmente osteggiate dai contemporanei che furono prontamente dismesse.
A fianco di queste esperienze generali è importante ricordare che proprio in quegli anni nasceva la Galleria Vannucci (1959), un luogo dove i rapporti personali e famigliari si intrecciarono con quello dei singoli protagonisti, quasi a confermare che di fronte alle azioni sociali collettive, allora come
adesso, c’erano le vite dei singoli, animate da feroci discussioni e da grandi sodalizi intellettuali.
In quegli anni le gallerie del nostro territorio ospitarono discussioni ed azioni sociali importanti.Furono luoghi di incontro e di confronto, anche politico, ma soprattutto furono luoghi di sviluppo e di crescita di una coscienza culturale e civile. Basti ricordare,a questo proposito e a titolo esemplificativo, le attività delle numerose gallerie che in quegli anni presero avvio, una su tutte quella delle gallerie di Fiamma Vigo e della rivista “Numero” legata ad essa.
Con questi presupposti vorremmo aprire l’esposizione “Utopias”, proponendo una veste nuova della galleria, traendo ispirazione proprio dal suo passato, cercando di creare uno spazio aperto al confronto con la società, e alla condivisione di opportunità di crescita personale e collettiva’.
Allegati:
cartolina_utopias.pdf
Link esterni:
www.vannucciartecontemporanea.com