LECCE

ISTITUTO PENALE PER I MINORENNI di LECCE

Indirizzo : Via Monteroni, 43 - 73100 LECCE

Telefono : 0832 - 351254/351407

Fax : 0832 - 351406

e-mail : ipm.lecce.dgm@giustizia.it

 

LA STRUTTURA

 

collocazione nel contesto urbano : La struttura è posta alla periferia sud-occidentale della città.

sezioni : 2 sezioni detentive (una a custodia cautelare, una a condanna definitiva)

cenni storici : L'IPM di Lecce sorge all'interno di un'antica villa , in passato proprietà dei Marchesi Tresca. Nel 1953, in seguito a donazione, la tenuta divenne proprietà di Don Antonio Di Lecce, parroco della Chiesa di Santa Maria della Porta, già impegnato nella cura e nell'assistenza di giovani in difficoltà. L'impegno dell'allora Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce dott. Carlo Mazzeo, indusse il Ministro guardasigilli dell'epoca, On. Michele De Pietro, ad acquistare la struttura per la realizzazione di un centro di “rieducazione minorile”, anticipando la legge in materia del 1956. Sorse, quindi, a Lecce la prima struttura pubblica per minori. In data 1 maggio 1954 avvenne l'inaugurazione di ciò che da più parti fu considerato un istituto pilota.

L'anno successivo entrò in funzione il cosiddetto “Istituto di Osservazione” e nel 1956 l'annessa “Casa di rieducazione”. In un breve arco di tempo, l'Istituto ottenne la “Sezione a custodia preventiva”, affiancata nel 1981 dalla “Prigione scuola”. Nel 1980 il complesso si arricchì di una nuova struttura detentiva denominata “Secondo padiglione”.

descrizione : Attualmente il complesso risulta articolato su due livelli. Al piano superiore sono ubicate 10 stanze per la permanenza dei ragazzi suddivise in due sezioni, ognuna della quali dotata di una saletta per le attività socializzanti, un servizio docce, una barberia e un ufficio per i colloqui. Al piano terra si trovano due aule scolastiche e, un'aula magna, l'infermeria ed un locale ufficio.
Il piano terra è dotato di un ampio cortile sul quale si affacciano i cinque laboratori destinati alle attività di formazione professionale, due laboratori per il tempo libero, la palestra, il gabinetto dentistico e il piccolo giardino interno.
L'istituto è dotato di un ampio locale adibito a mensa con annesse cucine. C'è un ambiente destinato a teatro nel seminterrato. Ogni zona è dotata dei necessari servizi igienici. L'intero istituto è collocato in un ampio parco demaniale provvisto di piane ornamentali ed alberi.

DATI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA RIFERITI AGLI INGRESSI NEL 2004

italiani maschi : 56

stranieri maschi : 32

italiane femmine : 0

straniere femmine : 0

totale : 88

 

DATI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA RIFERITI ALLE PRESENZE AL 31/12/2004

italiani maschi : 19

stranieri maschi : 11

italiane femmine : 0

straniere femmine : 0

totale : 30

I MINORI OSPITATI

detenuti attuali : 18 (data di rilevazione: 07.06.2005)

media degli ultimi 3 anni : 27

n° detenuti italiani : 13

provenienza degli stranieri : 5 ristretti di origine Magrebina

cambiamenti : Nell'ultimo decennio i ragazzi sono apparsi profondamente cambiati: intanto risulta che facciano un maggior ricorso alle droghe leggere, fenomeno che investe quasi tutta l'utenza ristretta accanto ad un più diffuso consumo di cocaina. Non sono mancati negli ultimi anni casi di politossicodipendenti, mentre non sembra maturata tra i ragazzi la consapevolezza riguardo le conseguenze nocive dell'uso e abuso di sostanze psicotrope e stupefacenti. Sono in aumento i casi di doppia diagnosi e nel complesso si registra un aumento di soggetti affetti da psicopatologie di varia indole. Anche i comportamenti devianti sembrano essere molto cambiati, sembrano maggiormente correlati a disturbi psicologici e a situazioni di immaturità: quest'ultimo aspetto investe soprattutto ragazzi italiani. Le difficoltà di interventi riguardano, in primo luogo, le opportunità di reinserimento sociale una volta dimessi dalla struttura penale, in particolare la mancanza sul territorio di risorse lavorative adeguate.

 

Grafici

 

PROFESSIONALITA' E PERSONALE

operatori sociali e loro qualifica : All'interno dell'Istituto operano 5 educatori, 1 psicologo, 1 mediatrice culturale.

altre professionalità : All'interno della struttura operano un medico, due infermieri, un gruppo di circa 5 volontari, due artigiani della cooperativa Phoenix, 5 docenti, 2 animatori sportivi. Il medico incontra i ragazzi su richiesta. I docenti di scuola media tengono lezione dal lunedì al venerdì. Gli insegnanti di scuola elementare, che si occupano soprattutto di alfabetizzazione di soggetti stranieri, sono presenti dal lunedì al sabato. Gli animatori sportivi prestano la loro attività tre volte alla settimana in orario pomeridiano. Gli artigiani della Cooperativa Phoenix sono presenti tutti i giorni della settimana ad esclusione della domenica.

agenti : Ci sono 45 Agenti

corsi per gli operatori : Gli operatori partecipano periodicamente a corsi di formazione professionale penitenziaria.

tematiche : Nei corsi per operatori sono affrontate tematiche relative alle dipendenze, agli adolescenti e all'integrazione tra scuola e vita carceraria.

corsi per gli agenti : Tutto il personale di Polizia Penitenziaria ha effettuato corsi di formazione professionale.

tematiche : Le tematiche affrontate riguardano prevalentemente il diritto penale e penitenziario, atti e procedure di polizia giudiziaria, elementi di psicologia.

criticità dei rapporti tra operatori ed agenti : Si ritiene che gli elementi di criticità risiedano essenzialmente nella ipervalorizzazione e predominanza di alcuni ruoli rispetto ad altri, come pure della mancata comprensione delle reciproche “frustrazioni” e delle difficoltà incontrate dall'altro nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.

relazione degli educatori con i ragazzi detenuti : Il personale educativo dell'area psico-pedagogica cerca ogni vota di stabilire una relazione educativa fondata sulla fiducia, sull'empatia, sul rispetto. Il rapporto operatore/minore è, in molti casi, denso di elementi transferenziali, in quanto il soggetto cerca di traslare sull'operatore vissuti personali legati ai rapporti con le proprie figure genitoriali. L'educatore e l'assistente sociale diventano così spesso il punto di contatto con il mondo esterno e la famiglia di origine.

rapporti tra agenti e ragazzi detenuti : Il rapporto tra ragazzi e agenti di Polizia Penitenziaria è essenzialmente circoscritto alla dimensione del controllo e del rispetto delle regole, nonché di contenimento delle situazioni di crisi. Alcuni operatori di Polizia Penitenziaria, sulla base delle proprie inclinazioni personali, svolgono funzioni di sostegno e chiarimento.

 

ATTIVITA' SCOLASTICHE

organizzazione della didattica : I docenti di scuola media tengono lezione dal lunedì al venerdì. Gli insegnanti di scuola elementare, che si occupano soprattutto di alfabetizzazione di soggetti stranieri, sono presenti dal lunedì al sabato.

elementari : 3 iscritti

medie inferiori : 5 ragazzi di cui 3 uditori che hanno già conseguito la licenza media

medie superiori : No

moduli integrati : No

alfabetizzazione : No

considerazioni : Quasi tutti i ragazzi italiani, a differenza della passato, sono provvisti di licenza elementare e la maggioranza di essi ha conseguito la licenza media; tuttavia si registrano situazioni di grave carenze e lacune nella cultura di base, accompagnate da condizioni di ritardo nell'apprendimento. Manca, inoltre, personale docente specializzato nel sostegno scolastico, in grado di intervenire sia sui disturbi dell'apprendimento che su quelli della personalità.
Un discorso a parte merita il percorso scolastico dei ragazzi magrebini: molti di questi mostrano di comprendere gli elementi essenziali di alcune lingue europee quali il francese e lo spagnolo, ma spesso non sono alfabetizzati proprio nella lingua araba. La conoscenza della lingue europee deriva loro da represse esperienze di migrazione. L'apprendimento della lingua italiana risulta così condizionato dai loro progetti futuri e dalla volontà o meno di stanziarsi nel nostro Paese. Per favorire il recupero di una loro identità culturale e promuovere processi di integrazione, si è previsto un corso di arabo finanziato dalla Provincia di Lecce, su un progetto di un'associazione di migranti svolto in collaborazione con il CPT di Lecce.

 

LABORATORI

Descrizione/introduzione ai laboratori : Vengono svolti: il laboratorio di falegnameria e le attività di giardinaggio.

 

LABORATORIO 1

laboratori : Laboratorio di falegnameria

finalità : Permette ai ragazzi ristretti di realizzare un'esperienza formativa e lavorativa che aiuti loro ad incrementare la stima di sé e la fiducia nella proprie capacità di essere produttivi, oltre a fornire competenze spendibili nel mondo del lavoro libero.

da quanto tempo : marzo 2004

data conclusione : marzo 2005

sarà nuovamente finanziato : Visti i risultati estremamente positivi si spera in un rifinanziamento.

chi lo conduce : Il progetto è gestito dalla Cooperativa Phoenix

professionalità : Il progetto è condotto da un artigiano del settore, esperto nella lavorazione del legno.

quanti partecipano : 10 ragazzi

dove : Due ambienti specificatamente adibiti a laboratori

fondi : Progetto finanziato dalla Regione Puglia

 

LABORATORIO 2

laboratori : Laboratorio di giardinaggio

finalità : Permette ai ragazzi ristretti di realizzare un'esperienza formativa e lavorativa che aiuti loro ad incrementare la stima di sé e la fiducia nella proprie capacità di essere produttivi, oltre a fornire competenze spendibili nel mondo del lavoro libero.

da quanto tempo : Il progetto è iniziato nel maggio 2005. In precedenza l'attività era finanziata dal Ministero della Giustizia, dipartimento di Giustizia Minorile.

data conclusione : Il progetto ha durata un anno

sarà nuovamente finanziato : Visti i risultati estremamente positivi si spera in un rifinanziamento.

chi lo conduce : Il progetto è gestito dalla cooperativa Phoenix

professionalità : Il progetto è condotto da un bracciante agricolo

quanti partecipano : 5 ragazzi

dove : Nel giardino interno situato nella zona detentiva, e in futuro potrà essere svolto anche nel Parco Demaniale

fondi : Progetto finanziato dalla Regione Puglia

Passate esperienze positive di laboratori : No Dati

 

CURA DELLA SALUTE DEI MINORI DETENUTI

dipendenza da sostanze : Il quadro delle assunzioni di sostanze stupefacenti ha subito delle significative trasformazioni nel corso degli ultimi anni. Si registra ormai raramente il quadro classico delle tossicodipendenze da eroina; di contro, si ha modo di assistere ad una sempre più massiccia diffusione di cannabinoidi, che coinvolge anche ragazzi stranieri, sia slavi che arabi, che fino a qualche anno fa sembravano immuni a questa tendenza. L'uso di queste sostanze viene vissuto dai ragazzi alla stregua di un innocuo stile di vita.

strategie messe in atto : Si è intensificato il rapporto con il SERT, che ha svolto incontri di educazione alla salute, con la partecipazione a questo progetto di un esperto tossicologo. I ragazzi non sembrano aver apprezzatogli interventi, in ragione del fatto che, pur facendo uso di sostanze, non si ritengono soggetti a rischio, anzi in molti casi si è potuto accertare che tali sostanze venivano investite di valenze salutari e , addirittura, terapeutiche.

minori con problemi psichiatrici : Attualmente sono presenti in istituto 4 ragazzi che presentano problematiche di tipo psichiatrico, ma arrivano sempre più numerosi ragazzi con doppia diagnosi.

strategie messe in atto : Per tutti i ragazzi che esprimono un marcato disagio o segni di disturbo di natura psichiatrica, viene attivata una consulenza svolta da esperti del centro di Psichiatria e Psicoterapie Adolescenziale del Dipartimento di Salute Mentale della ASL LE/1.

disagio legato alla vita “comunitaria” : I ragazzi vivono il carcere con disagio: venuta meno negli anni quella subcultura malavitosa che attribuiva al carcere un certo valore in ambito delinquenziale, la detenzione è vissuta esclusivamente in termini di separazione dolorosa dagli affetti. Per i ragazzi stranieri giunti in Italia con speranze e illusioni di benessere e ricchezza, lo stato di restrizione in carcere è vissuto come un inaccettabile fallimento.

Tra i ragazzi, se da una parte è meno praticato l'assoggettamento a gerarchie tipiche della subcultura carceraria, dall'altra si assiste al prevalere di forme esasperate di individualismo; permangono comunque, dinamiche di potere e contrapposizione tra gruppi, quale risposta alla perdita di potere tipica della realtà carceraria.

Altre progettualità in ambito sanitario : Si prevede un proseguimento dei progetti incentrati sull'educazione alla salute.

personale sanitario : Attualmente l'Istituto è dotato di un medico e due infermieri in rapporto lavorativo di convenzione. Gli infermieri sono presenti per due ore al mattino e due al pomeriggio. Il medico è presente per 18 ore settimanali. Egli svolge servizio tutti i giorni, ad esclusione della domenica, al mattino.

 

DENTRO E FUORI L'IPM

rapporto fra carcere e città : Si sta cercando di coinvolgere alcuni Enti Locali nella gestione dell'Istituto, il quale necessita di una più ampia apertura verso l'esterno. La città non sembra avere molto presente la realtà della detenzione minorile.

interesse dei mass media : I mass media si interessano della Giustizia minorile solo in occasione di particolari iniziative o in concomitanza di eventi di cronaca di particolare risonanza che vedono il coinvolgimento di qualche minore.

associazioni cooperative enti : Cooperativa Phoenix, SERT, Amministrazioni locali

giornalino : ”Jonathan” ( si veda: www.ristretti.it/areestudio/informazione/redazioni/jonathan/index.htm )

frequenza e modalità dell'uscita dal carcere : I ragazzi escono dall'Istituto solo in occasione di brevi permessi premio, che però vengono concessi con scarsa frequenza.

rete di supporto : Attualmente la cooperativa Phoenix, che gestisce alcuni laboratori all'interno dell'IPM, sta realizzando laboratori all'esterno per raccogliere ragazzi dimessi. Si prevede, inoltre, la concessione di tirocini formativi, presso aziende finanziate dai fondi della Comunità Europea per detenuti ed ex detenuti.

potenzialià : L'Istituto è dislocato all'interno di un grande parco demaniale nel quale sono dislocate diverse strutture, tutto ciò potrebbe rappresentare una risorsa utile per i ragazzi ristretti. Anche le abilità manifestate dai ragazzi in campo lavorativo, in particolare nella lavorazione del legno, potrebbero essere utilizzate, potenziando tale risorsa, in senso imprenditoriale.

bisogni percepiti : Si avverte l'esigenza di un maggiore rapporto con l'esterno, di un reinserimento sociale graduale dei ragazzi ristretti. Tale reinserimento sarebbe favorito dalla realizzazione di una sezione di semilibertà che potrebbe trovare collocazione in una delle strutture presenti nel parco demaniale.

altro : No Dati

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