Venerdì 29 aprile 2016 dalle ore 15:00 la Fondazione Giovanni Michelucci Onlus ospita le Invasioni Digitali
Per la prima volta gli invasori digitali sono invitati a scoprire il patrimonio archivistico e artistico legato all’eredità culturale di Giovanni Michelucci, uno dei protagonisti principali dell’architettura italiana del Novecento. Un’occasione speciale per visitare la sua casa, che con la costituzione della Fondazione nel 1982 è diventata un centro studi di ricerca nei campi dell’urbanistica, dell’architettura moderna e dell’habitat sociale.
Cosa sono le #invasionidigitali? Si tratta di una manifestazione annuale grazie alla quale musei e istituzioni culturali spalancano le porte agli esperti del settore digitale e del social media marketing perché raccontino la propria esperienza all’interno del luogo che stanno visitando. Blogger, Instagramer, influencer e storyteller diventano quindi gruppi di invasori, e armati dei loro dispositivi mobili, condividono in rete immagini e commenti per sensibilizzare il pubblico e i cittadini a vedere, conoscere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio.
Il PROGRAMMA prevede la visita di Villa “Il Roseto” attraverso un lungo percorso in cui si intrecciano cinque itinerari tematici studiati ad hoc per gli invasori digitali, che tra le collezioni, i fondi e gli archivi presenti in Fondazione possono avere una panoramica sul pensiero di Michelucci e la sua opera.
1 – ARCHIVIO DISEGNI. Esclusivamente per questa occasione verrà aperto l’archivio disegni e gli invasori potranno vedere i progetti originali della Chiesa dell’Autostrada e della Chiesa di Longarone e capire, grazie alla comparazione di foto e schizzi, l’intero iter creativo del maestro toscano.
2 – MOBILI. Oltre ad essere conosciuto in tutto il mondo quale autore di opere manifesto del movimento moderno italiano come la Stazione Firenze Santa Maria Novella, Michelucci si è occupato anche della progettazione di mobili prediligendo uno stretto rapporto di collaborazione con le più alte maestranze artigiane locali. Il percorso mira ad illustrare l’evoluzione del suo stile partendo dai mobili degli anni giovanili, sino agli ultimi pezzi realizzati negli anni Ottanta.
3 – COLLEZIONE D’ARTE. Disseminati in tutte le stanze della Fondazione si possono ammirare quadri, sculture e oggetti che testimoniano i rapporti di amicizia che Michelucci instaurava con gli artisti suoi contemporanei, spesso coinvolti nella realizzazione degli apparati decorativi dei propri progetti. A questi si aggiunge il ricco nucleo di quadri e pastelli ad opera della moglie Eloisa Pacini, nota esponente dei “pittori pistoiesi”.
4 – EDITORIA. Uno spazio del percorso è dedicato all’attività editoriale che ha accompagnato Giovanni Michelucci in più periodi della sua vita. Si potranno infatti scoprire i numeri originali di riviste come “LA NUOVA CITTÀ” (1945), baluardo del Michelucci-pensiero nelle proposte di ricostruzione di Firenze nel dopoguerra; “ESPERIENZA ARTIGIANA” (1948), focalizzata sulla valorizzazione dell’artigianato locale e le differenze con i prodotti industriali; “I CONFINI DELLA CITTÀ”(1987), strumento di informazione e proposta per la “mancanza di architettura” nella città di Firenze; ma anche una selezione di interviste, scritti e articoli pubblicati sulle maggiori testate di settore nazionali ed internazionali.
5 – GIARDINO. Come suggerisce il nome di Villa “Il Roseto”, oltre alla vista mozzafiato sul panorama di Firenze, uno dei punti di forza della Fondazione è il giardino: spazio di contemplazione e di ritrovo per Michelucci, ma soprattutto oggetto di grandi cure da parte della moglie Eloisa, nota per i suoi iris e le sue rose.
L’invasione si concluderà con la proiezione del documentario “Giovanni Michelucci. Elementi di vita e di città” (2012) alla presenza del regista Cristiano Coppi, membro del Comitato Scientifico della Fondazione, e Andrea Aleardi, responsabile delle attività culturali.
L’incontro con il regista è un appuntamento della serie di iniziative per gli Amici della Fondazione Giovanni Michelucci, ma che per l’occasione sarà aperto anche agli invasori digitali. In questa occasione sarà possibile iscriversi all’Albo per poter partecipare al programma di attività per gli Amici della Fondazione Giovanni Michelucci tra cui conferenze ed esclusive visite guidate alle architetture di Michelucci come il Giardino degli Incontri nel carcere di Sollicciano (16 maggio).
PROGRAMMA INVASIONE DIGITALE
Ore 15:00 – Ritrovo presso Villa “Il Roseto” per il primo turno di visite.
Ore 16:00 – Ritrovo presso Villa “Il Roseto” per il secondo turno di visite.
Ore 17:00 – Video proiezione del documentario “Giovanni Michelucci. Elementi di vita e di città” (2012) alla presenza del regista Cristiano Coppi.
COME PARTECIPARE
L’invito è esteso a tutti coloro che desiderano diffondere il grande valore del nostro patrimonio culturale e si esprimono attraverso i social media. Data la particolarità dello spazio, le iscrizioni sono aperte sino ad esaurimento posti. La prenotazione è obbligatoria, inviando una e-mail all’indirizzo amici@michelucci.it, specificando per ogni singolo invasore nome, cognome, e-mail, account social attivi (Instagram, Twitter e/o pagina Facebook) e il turno orario desiderato.
COME CONDIVIDERE
Gli hashtag ufficiali dell’invasione sono:
#fondazionemichelucci #invasionidigitali #invasionemichelucci #giovannimichelucci #michelucci
Oltre agli hashtag, è preferibile taggare sempre gli account ufficiali della Fondazione
Tag Facebook fondazione.michelucci – Fondazione Giovanni Michelucci onlus
Tag Twitter @FGMichelucci
Tag Instagram @fondazionemichelucci
COME ARRIVARE
IN AUTOBUS: da Firenze prendere l’autobus ATAF n. 7 in direzione FIESOLE, scendere al capolinea in Piazza Mino da Fiesole.
IN AUTO: da Firenze dirigersi verso Fiesole. Parcheggiare lungo Via Frà Giovanni da Fiesole Detto l’Angelico o nei parcheggi del centro storico.
Da Piazza Mino da Fiesole scendere a piedi lungo Via Frà Giovanni da Fiesole Detto l’Angelico fino al cancello di Villa “Il Roseto” al numero 15 (lato opposto al cancello di Villa Medici). Proseguire lungo la salita per circa 150 metri. La Fondazione si trova sul lato destro.