L’indagine annuale della Fondazione Michelucci per la Regione Toscana
Gli insediamenti ‘ufficiali’, i villaggi, le aree private, gli insediamenti ‘non autorizzati’: la Toscana fra vecchie e nuove presenze, vecchie e nuove politiche.
Link all’osservatorio (in completamento):
Quadro riassuntivo delle presenze rom e sinte in Toscana 2014
Rom e Sinti in Toscana. ‘Un abitare amaro che non diventa casa’
L’Osservatorio promosso dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Michelucci è stato, negli anni, il punto di riferimento per un vasto cambiamento (culturale, legislativo, operativo) che ha coinvolto non solo la Toscana. Obiettivi come il superamento dei ‘campi nomadi’, realtà come le nuove esperienze di residenza per le popolazioni Rom e Sinti sono il risultato dell’innovazione che lo studio e la ricerca effettuati dalla Fondazione Michelucci ha prodotto.?Un processo che, grazie alla vitalità del tessuto associativo e del volontariato, e al coraggio di alcune amministrazioni (in primo luogo quella regionale, e poi di quelle comunali che si sono prestate alla sperimentazioni) ha innovato profondamente non solo le politiche, ma anche il senso comune e la percezione della questione.?Aldilà delle effettive realizzazioni, ancora numericamente limitate, la presa di distanza dall’idea di ‘campo nomadi’, la ricerca di soluzioni diverse da questo, è nel territorio toscano un punto su cui la cultura amministrativa e sociale hanno fatto importanti progressi.
Per quanto attiene la ‘quantificazione’ della presenza dei gruppi Rom e Sinti è fondamentale chiarire fin da subito l’obiettivo di questa operazione: l’individuazione delle situazioni di disagio suscettibili di politiche mirate a compensare gli svantaggi che penalizzano l’accesso delle popolazioni Rom e Sinti agli ordinari percorsi di inclusione.?La ‘quantificazione’ della presenza, dunque, deve collocarsi all’interno di un’azione di ricerca volta a capire in profondità le situazioni di vita dei gruppi Rom e Sinti sul territorio nazionale. Quali le condizioni abitative, quali i contesti territoriali in cui sono immersi, quali i profili legati al mondo del lavoro e alla scolarizzazione, quali i rapporti con le istituzioni locali e – se con una storia di migrazione – quali provenienze, quale la situazione di partenza, da quanto tempo sul territorio nazionale e locale. Solo un tipo di ricerca sul campo, rigorosa e che utilizza una pluralità di fonti (la conoscenza diretta dei rom e sinti di riferimento, la conoscenza dei luoghi di vita, l’analisi delle politiche locali, l’eventuale terzo settore coinvolto ecc.) può dare un quadro su cui iniziare ad individuare le criticità (alte e medie) e le priorità sulle quali lavorare ed impiegare risorse.
L’Osservatorio:
– Raccoglie dati sugli insediamenti ufficiali e riconosciuti, aree private – in particolare che presentano fattori di criticità – e villaggi (aree residenziali attrezzate) tramite una scheda specifica da sottoporre alle amministrazioni e al terzo settore che opera negli insediamenti; questo ha dato vita ad un data-base longitudinale dal quale è possibile – integrandolo con le conoscenze d’ordine qualitativo – estrapolare dati di medio e lungo periodo sulla situazione socio-abitativa dei Rom e Sinti ed individuare le azioni che incidano positivamente su di essa;?
– Conduce numerosi sopralluoghi negli insediamenti sia ufficiali che non autorizzati, con l’aiuto anche di interlocutori locali che hanno con la popolazione dell’insediamento un reale rapporto di conoscenza;?
– Analizza le politiche locali rivolte ai Rom e Sinti;?
– Approfondisce attraverso un lavoro sul campo caratterizzato da un approccio etnografico le situazioni più critiche;?
– Elabora proposte o supporta in questo le amministrazioni locali sul piano degli interventi con una restituzione di dignità programmatoria e progettuale a situazioni generalmente confinate ai margini delle politiche e dell’attenzione sociale;?
– Ha una natura progettuale e operativa, che consente nello svolgimento stesso dell’indagine, di individuare percorsi di attivazione di azioni, di verifica e aggiustamento degli obbiettivi;?
– Non si pone come osservatore distaccato delle realtà oggetto di ricerca, ma come ‘attore del cambiamento’ nell’ambito delle politiche e dell’integrazione tra i soggetti in campo.
Le ricerche sono caratterizzate da un approccio pluridisciplinare, dalla ricerca sul campo e da un aggiornamento continuo di ciò che avviene sul territorio.?La conoscenza che proviene da queste ricerche ha permesso di individuare le situazioni più critiche nel territorio toscano e di gettare le basi per la costituzione della cabina di regia, ora ‘Tavolo regionale per l’inclusione e l’integrazione sociale delle popolazioni Rom, Sinte e Caminanti’, secondo quanto previsto dalla ‘Strategia nazionale d’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti’.
L’Osservatorio produce rapporti, documenti di sintesi, data base (che si trovano in questa pagina o nelle schede dell’Osservatorio on line), oltre a mappe critiche aggiornabili georeferenziate per l’analisi dei contesti territoriali.
Dal 2013, la consultazione dell’Osservatorio viene resa disponibile sul Web. Si sta, infatti, ottimizzando un sistema GIS in rete per rendere l’Osservatorio facilmente consultabile da soggetti istituzionali e privati con aspetti di interattività, in modo che prenda la forma quanto più possibile di un patrimonio conoscitivo condiviso. In questo senso, l’équipe di ricerca invita i rom e sinti, gli enti pubblici e il terzo settore a contattarci per rendere il nostro lavoro sempre più radicato sul territorio.
Ovviamente, siccome al centro dell’Osservatorio ci sono le persone e il loro contesti di vita, sul Web saranno disponibili solo sintesi che tutelano sia la loro privacy che elementi sensibili che fanno parte dei processi dentro i quali sono coinvolti.
Attraverso il link all’Osservatorio on line si accede al sistema di georeferenziazione per la ricerca delle informazioni sugli insediamenti presenti in Toscana, tramite campi dati incrociabili per categorie. Selezionando i criteri di ricerca, si aprono le relative schede di dettaglio nelle liste e nelle icone.
Referenti: osservatorio@michelucci.it
Link esterni:
Il Tavolo Rom e Sinti della Regione Toscana
Osservatorio on-line
Osservatorio 2011
Altre sul sito:
I Rom in Toscana tra innovazione e nuove criticità
Rom e Sinti: la strategia d’inclusione e le politiche locali