Housing frontline. Modelli di inclusione socio-abitativa attraverso l’autocostruzione e l’autorecupero

Presentazione del Rapporto di ricerca

Venerdì 10 dicembre, alle ore 9.30, presso l’Aula Magna Dipartimento Urbanistica, via Micheli 2 Firenze.

Una ricerca svolta dal Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del territorio dell’Università di Firenze in collaborazione con la Fondazione Michelucci.

Nel 2009 il Dipartimento di urbanistica dell’Università di Firenze e la Fondazione Michelucci hanno vinto un bando dalla Regione Toscana per lo svolgimento di una ricerca (dal titolo ‘Housing frontline’) sui tema dell’autorecupero e dell’autocostruzione in situazioni di marginalità sociale e di precarietà abitativa.
L’elemento di innovazione che il progetto vuole evidenziare è l’utilizzo di procedure di autorecupero e autocostruzione in situazioni di forte tensione abitativa e urbana, di disagio marcato, di potenziali conflitti sull’accesso alla casa o sull’utilizzo di risorse edilizie o territoriali dismesse o momentaneamente non utilizzate.
Autocostruzione e autorecupero, in tali contesti, si presentano non solo come opportunità di ampliare l’offerta abitativa, ma come modalità di ripensamento e di riprogettazione partecipata dello spazio urbano.

La ricerca fornirà un quadro delle esperienze di maggior interesse nel campo dell’autocostruzione e dell’autorecupero, tanto sul piano internazionale che su piano nazionale e regionale.
I risultati della ricerca potranno integrare gli attuali sistemi dell’edilizia sociale e dell’accoglienza, già gravati da insufficienze rispetto alla nuova complessità dei bisogni abitativi.
Potranno inoltre fornire indicazioni utili per un nuovo quadro legislativo regionale in materia di edilizia sociale e di emergenza abitativa, in particolare rispetto ai programmi sperimentali di autorecupero e autocostruzione, in modo da aumentarne la sostenibilità ambientale e sociale, l’efficacia e le possibilità di diffusione.
L’individuazione del caso-studio può inoltre presentarsi come contributo alla definizione di un percorso di soluzione di situazioni di tensione urbana e di forte disagio abitativo.
Nella ricerca è stato esaminato come caso- studio quello dell’ex ospedale Luzzi a Sesto Fiorentino, occupato nel 2006 da oltre 350 tra immigrati e italiani.
Nello studio sull’ex ospedale Luzzi, è stato effettuato una ricerca sul campo volta a conoscere gli abitanti dell’occupazione, attraverso la lettura di una realtà oltre i luoghi comuni e gli stereotipi, fatta di vissuti e quotidianità.

 


Allegati:
invito_10_12.pdf


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