La progettazione condivisa di un’area residenziale per famiglie Sinti a Bolzano
Un esperienza di housing sociale, partendo da una progettazione condivisa realizzata con un nucleo di famiglie Sinti bolzanine, cercando di rispettare all’interno di tutti i vincoli spaziali e normativi le sedimentate abitudini culturali e abitative dei suoi futuri abitanti.
Lo studio del piccolo insediamento, ha come premessa il lavoro di ricerca riguardante la presenza dei Rom e dei Sinti nella città di Bolzano, che la Fondazione Michelucci ha svolto in collaborazione con l’Amministrazione comunale e i cui risultati sono stati pubblicamente presentati e raccolti nel volume ‘La città accogliente’ -‘Die gastliche Stadt’ nel 2006.
L’intervento urbanistico concerne la sistemazione abitativa di un gruppo di famiglie Sinti (famiglia Gabrielli), residenti da lungo tempo in un area vicina alla localizzazione individuata per l’intervento, che però è interessata da un programma di nuovi insediamenti residenziali e pubblici in corso di realizzazione (area Firmian).
Questa situazione ha determinato per le famiglie Sinti in questione la perdita della abituale sistemazione che, con l’utilizzo degli spazi di una casa Anas precedentemente dismessa, rappresentava una situazione di parziale equilibrio insediativo dopo una vita di sistemazioni provvisorie. L’intervento a carattere innovativo, voluto dalla Amministrazione comunale, si propone quindi di porre rimedio alla condizione di precario e forte disagio derivata dalla perdita della sistemazione alloggiativa.
Il terreno destinato all’intervento in oggetto, ricopre una superficie di 1350 mq, delineata da un rettangolo delle dimensioni di 30×45 mt. il cui lato più corto si attesta su via Castelfirmiano; il contesto urbano di inserimento è quello di un quartiere in evoluzione con la presenza di un ‘importante parco urbano in via di realizzazione e di edifici di edilizia residenziale pubblica dove fra l’altro, sono presenti anche Case albergo per lavoratori (immigrati e italiani).
A partire dalle proposte emerse nel corso della ricerca, in rapporto alle richieste esposte negli incontri avuti dai rappresentanti delle famiglie Sinti interessate dal programma e nel rispetto di tutte le prescrizioni urbanistiche vigenti, è stato realizzato il progetto condiviso di un piccolo insediamento composto da 10 unità abitative, disposte attorno ad una corte interna articolata in due spazi, comprensivo di una sala polivalente.
L’insediamento, caratterizzato dalla disposizione articolata di nuclei edilizi ad integrazione delle case-mobili di proprietà di ciascun gruppo familiare, cerca di essere rispondente, nei limiti consentiti dall’intervento, ad uno stile di vita caratterizzato dall’essenzialità degli aspetti abitativi e dagli elementi identitari della cultura Sinti ma anche all’esigenza di favorire processi di relazione e inserimento nel contesto. Particolare attenzione è stata posta nell’individuazione sia della tipologia che delle caratteristiche costruttive, venendo incontro alle richieste delle famiglie Sinti riguardanti l’utilizzo di materiali ‘non costrittivi’ (cemento e mattoni) e alla individuazione di un tipo edilizio che richiamasse la tradizione alto atesina della casa di montagna. L’attenzione è stata quindi posta verso l’adozione di una casa realizzata ricorrendo al legno come materiale principale, nel rispetto di tutti i parametri edilizi previsti (primo fra tutti quelli di CasaClima) in termini abitabilità e sicurezza ma che al contempo non si qualificasse per una eccessiva caratterizzazione formale non compatibile con l’intorno.
Ciascuna unità abitativa (40 mq. circa) è composta da uno spazio di soggiorno-cucina, da uno per i servizi e da una zona di rimessaggio coperto per le roulotte che, oltre a porre al riparo quello che è nelle sedimentate abitudini di questo gruppo, lo spazio destinato al riposo notturno (la roulotte o il camper), ne favorisce l’inserimento discreto nel contesto.
Il progetto, accolto dagli uffici comunali e presentato con esito positivo, agli abitanti del quartiere durante una assemblea pubblica, sta attualmente (giugno 2007) seguendo gli iter previsti per l’avvio dei lavori.
Link esterni:
www.nevodrom.it
Altre sul sito:
Una casa per i rom
Il villaggio Rom a Coltano – Pisa
La città accogliente – Die gastliche Stad