La Fondazione Giovanni Michelucci è lieta di invitare all’inaugurazione della mostra Michelucci a Cutigliano a cura di Andrea Bulletti che si terrà da martedì 4 agosto a domenica 9 settembre 2020 presso il Polo espositivo del Palazzo dei Capitani della Montagna a Cutigliano (PT).
Queste le parole di Tomaso Marzotto Caotorta, Vicepresidente della Fondazione Michelucci in sostegno all’iniziativa per la quale è stato concesso il patrocionio:
Con piacere la Fondazione Giovanni Michelucci ha accolto l’invito del Sindaco del Comune di Abetone Cutigliano Diego Petrucci e dell’ingegner Andrea Bulletti a collaborare alla mostra Michelucci a Cutigliano, mettendo a disposizione dei curatori alcune delle immagini più suggestive provenienti dall’archivio dell’architetto. La mostra, curata da Nella Reggiannini Sichi, Andrea Bulletti e Carolina Sichi, viene così a inserirsi nel più ampio programma delle iniziative per il trentennale della scomparsa di Giovanni Michelucci (Pistoia 1891- Fiesole 1990), uno dei grandi protagonisti dell’architettura del Novecento.
Il titolo della mostra nell’efficace sintesi di due parole trasmette con immediatezza la valenza di un profondo legame tra l’uomo e l’essenza di un luogo.
La montagna pistoiese è stata una presenza costante nella vita dell’architetto Michelucci; un luogo denso di richiami alla memoria degli anni giovanili e fonte inesauribile d’ispirazione del suo lavoro artistico. Cutigliano, in maniera particolare, è stata per Michelucci una meta prediletta di soggiorno in diversi periodi della sua longeva esistenza; una sorta di rifugio in cui rigenerarsi e ritrovare il senso di appartenenza con la comunità degli abitanti e con la natura.
Durante i periodi, più o meno prolungati, di permanenza nelle diverse località dell’Appennino Tosco Emiliano, Michelucci continua a pensare e a disegnare “brani di città” traendo suggerimenti dal paesaggio circostante. L’archivio dell’architetto conserva numerosi disegni eseguiti a Cutigliano e molti si riferiscono a studi per progetti destinati a altri luoghi, quasi che lo stato di comunione con quella natura lo aiutasse ad elaborare idee e soluzioni generali. I suoi schizzi sono astratti appunti grafici ispirati dagli elementi naturali ma che restituiscono profonde riflessioni sulla sua idea di città nuova. A questo proposito mi sembra doveroso concludere con le parole di Giancarlo Paba, presidente della Fondazione Michelucci recentemente scomparso, che nella presentazione al volume Giovanni Michelucci. Disegni dal 1965 ai primi anni Ottanta, si esprime in maniera magistrale sul significato dei disegni del maestro:
(…) i disegni raggruppati sotto il titolo Elementi di città (1964-1985) costituiscono una sorta di piccolo trattato per immagini per la progettazione della città nuova. Con una libertà di immaginazione a volte persino sconcertante, i disegni di queste raccolte sottolineano la variabilità strutturale della città, la sua attitudine a essere abitata e trasformata dalla vita, raccontano gli elementi essenziali di ogni città, costituiti dai luoghi e dagli edifici nei quali si svolge la vita collettiva, anfiteatri, ponti, strade, mercati, chiese, gallerie, piazze, piazzette, passeggiate, spazi verdi. Emerge da questi disegni – e da tutti gli altri – la sostanza pubblica della città variabile michelucciana, prodotta dall’interazione e dalle relazioni sociali.
Dettagli
Michelucci a Cutigliano
mostra a cura di Andrea Bulletti
da martedì 4 agosto 2020 a domenica 9 settembre 2020
Polo espositivo del Palazzo dei Capitani della Montagna, Cutigliano (PT)