Arte e cultura in carcere: uno scambio di esperienze tra Italia e Mozambico

Progetto Mondo Mlal e Fondazione Michelucci: un incontro all’interno del Progetto Vida Interior

Scambio di esperienze sui progetti e le attività realizzati all’interno degli istituti penitenziari in Italia e in Mozambico con la partecipazione di rappresentanti dell’Amministrazione penitenziaria e della Giustizia, artisti, operatori e ricercatori dei due Paesi

Venerdì 16 novembre 2012 la Fondazione Michelucci ha ospitato un seminario sui temi dell’arte in carcere e dello scambio di esperienze tra Italia e Mozambico’ promosso da Progetto Mondo Mlal e dalla stessa Fondazione nell’ambito del Progetto Vida Interior cofinanziato dall’Unione Europea.
ProgettoMondo Mlal, una Ong veronese che da 5 anni lavora in collaborazione con il governo mozambicano nel recupero e reinserimento sociale dei detenuti dei diversi istituti di pena a Maputo e Nampula, a fianco dell’Unione europea ha promosso una settimana di incontri istituzionali tra i due paesi nella ricorrenza del ventennale degli accordi di pace che posero fine alla guerra civile in Mozambico (firmati in Italia con la mediazione della Comunità di S.Egidio) e soprattutto uno scambio di esperienze tra le realtà carcerarie ed educative.
La delegazione del Mozambico che ha partecipato all’incontro tenuto nella sede della nostra Fondazione era rappresentata da Samo Paulo Gonçalves, vice direttore nazionale del Sistema penitenziario Mozambicano, Chico Alberto Quembo Tomas, direttore del carcere minorile di Nampula; Carlos Alberto Ruben Xirinda, responsabile culturale del carcere minorile di Nampula. Accompagnati dal capoprogetto Francesco Margara gli ospiti hanno fornito un quadro descrittivo della realtà carceraria mozambicana e hanno raccontato i risultati dei progetti di cooperazione cofinanziati dall’Unione Europea e sviluppati in stretta collaborazione con il Ministero di Giustizia Mozambicano. L’esperienza di formazione di una compagnia teatrale in carcere invitata nei principali Festival del Paese, la realizzazione di coreografie, spettacoli di danza, strumenti musicali nei laboratori attivati in carcere, la partecipazione corale dei giovani detenuti del carcere minorile di Nampula tale da superare i confini tra palcoscenico e pubblico nella realizzazione degli eventi teatrali, la formazione di figure professionali nel campo delle arti, sono stati elementi che hanno arricchito un seminario molto intenso nel confronto con le altre esperienze presenti. Della esperienza toscana del teatro in carcere hanno parlato Gianfranco Pedullà e Armando Punzo, dell’esperienza teatrale realizzata nella Casa Circondariale di Saluzzo ha parlato Grazia Isoardi. Infine l’attività di artigianato artistico alla Casa Circondariale di Genova è stata illustrata da Etta Rapallo. La Fondazione Michelucci ha ripercorso i progetti con cui ha affrontato la realtà carceraria e più in generale il mondo della Giustizia attraverso l’intervento dell’architettura e dell’arte, dal Giardino degli Incontri nel carcere di Sollicciano, alla mostra e al catalogo dei lavori artistici realizzati dagli internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario raccolti nel libro Non cancellatemi, al coordinamento del progetto europeo ‘Arte e cultura in carcere’ e dell’altro progetto europeo ‘La città ritrovata con i ragazzi’ sviluppato con i giovani detenuti dell’ Istituto penale minorile di Firenze al cui interno è stato allestito un percorso espositivo dei lavori artistici, fotografici e artigianali che ha consentito ai visitatori di conoscere la parte monumentale del complesso di S.Martino alla Scala che ospita l’istituto. L’ultimo progetto illustrato è stato quello dell’asilo nido presso il nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze la cui realizzazione dovrebbe iniziare a breve. La Fondazione ha anche illustrati i risultati della ricerca condotto nelle carceri italiane sulle attività culturali e artistiche che vi sono realizzate. Nel corso del seminario che è stato coordinato da Melania Ceccarelli di ProgettoMondo Mlal sono intervenuti Alessandro Margara, garante della Regione Toscane per le persone private della libertà personale, Antonietta Fiorillo, Presidente del Tribunale di Sorveglianza Angela Magnino, già dirigente dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Torino e ora distaccata al progetto di cooperazione col Mozambico.


Link esterni:
www.mlal.org

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