Tre ricerche in collaborazione con UNICA Cooperativa di abitanti
La Fondazione Michelucci ha realizzato, in collaborazione con UNICA Cooperativa di abitanti, tre ricerche sulla condizione e le aspettative abitative di giovani e immigrati
Le tre indagini descrivono un quadro di insieme della struttura sociale, economica e abitativa delle aree del Chianti fiorentino, della Valdisieve e di alcuni Comuni della Piana fiorentina (Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano), ma si propongono in particolare di evidenziare la condizione e le aspettative abitative di giovani e immigrati. Due figure sociali che racchiudono, ognuna, una gran varietà di situazioni e di prospettive – anche in campo abitativo – e che costituiscono componenti consistenti della domanda di casa. Se si osservano i dati che fanno parte della ricerca, è facile rilevare come attorno a giovani e immigrati si condensano i cambiamenti più significativi, e come questi cambiamenti si intreccino strettamente con la questione abitativa.
La condizione generalizzata di permanenza protratta nella famiglia da parte di molti giovani è un dato di percezione comune, ma di cui risulta non semplice la quantificazione e la lettura dettagliata, a fronte di un insieme di fattori (precarietà lavorativa ed economica, struttura del mercato immobiliare, politiche abitative orientate totalmente sulla famiglia). Si tratta di un fenomeno non solo italiano, ma che nei nostri contesti assume particolari connotazioni. L’aumento dell’età media al matrimonio, dato comune a tutti i paesi europei, in Italia si è tradotto nel protrarsi della permanenza nella famiglia di origine, mentre nei paesi nordeuropei si è tradotto in aumento della vita da single e della coabitazione tra giovani.
Gli immigrati, a loro volta, sono un elemento di riequilibrio di tendenze fortemente presenti nella popolazione italiana: quella all’invecchiamento medio della popolazione e quella alla ‘nuclearizzazione’ delle famiglie (famiglie più piccole o composte da una sola persona, in crescita esponenziale ma anche frammentate nelle risorse e nelle relazioni di mutuo aiuto). Oltre a rappresentare un fattore aggiuntivo della domanda abitativa, le caratteristiche dell’immigrazione (popolazione giovane, con forti potenzialità di progressione sociale ed economica, con nuclei familiari di numero significativo) ne fanno un riferimento importante per una nuova offerta di casa, nonostante il loro inserimento sociale possa essere ostacolato dalla crisi del mercato del lavoro, e dalle difficoltà che provengono dal mercato delle abitazioni.
La progressione esponenziale dell’offerta di case in proprietà a prezzi crescenti, il forte indebitamento familiare dovuto a mutui sempre più lunghi e onerosi, la marginalizzazione del mercato dell’affitto, la sostanziale scomparsa di un’offerta sociale pubblica, costituiscono un complesso di fattori che hanno generato oggi una situazione di stallo. La domanda di casa si è fatta estremamente complessa e differenziata, mentre l’offerta rimane limitata nella quantità e nella gamma delle soluzioni.
Da questa empasse sarà possibile uscire solo attraverso una nuova stagione dell’edilizia sociale, in grado di produrre e armonizzare una gamma articolata di politiche pubbliche e di iniziative private, adeguatamente differenziate e rivolte ai diversi segmenti della domanda abitativa.
Allegati:
sintesi_chianti.pdf
sintesi_piana.pdf
sintesi_valdisieve.pdf
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